21 tetor 2007

«sogni e illusioni»

nei sogni della mattina
mi venne un corpo sconosciuto
che si mise nel mio letto
come un vecchio amante
che sa bene dove mettersi
per farmi sentire soltanto
il calore del suo corpo vicino al mio

poi le sue labbra e le sue mani
diventarono uno
e mi toccarono
come e dove tu sapesti
farlo così bene
per farmi volare sui picchi
più alti del piacere

ma presto scopersi
che vicino a me non c'eri tu
ma un ricordo
che subito diventò freddo comme una pietra
sotto l'ombra delle montagne basse
di un piacere falso

un ricordo
da colori più pallidi dei tuoi
e d'un' oscurità morbosa
come le profondità del mare,
un ricordo
che non parlava
come tu cantavi ogni parola
quando, con il mio corpo,
anch' io ti portavo sui picchi
e sulle creste dove il piacere
si mischiava col dolore
e soltanto io potevo vedere la ligna
separandoli

e con la tua mano nella mia,
con le nostre dita mischiandosi,
ti guidavo nel buio spaventoso
per farti ritrovare il mio corpo,
il tuo piacere,
le tue creste,
da cui dolore non si vede più

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